CULTURA
REMEMBER
TRIBUTO A PRIMO LEVI
Ricordare ciò che ha determinato il dolore è consapevolezza di un sentire, è vigilanza costante, è memoria che genera attenzione. Ed è indispensabile quando il pericolo è ancora presente, quando i segnali cambiano forma e colore, ma riflettono le medesime caratteristiche di ciò che è stato già vissuto.
L’altro da “noi” come nemico si ripete costantemente. Un “noi” che può assumere mille aggettivi: noi bianchi, noi cristiani, noi uomini, noi bramini, noi europei, noi operai, noi artisti……
Razza, casta, religione, sesso, etnia, colore della pelle diverso all’ interno di una medesima etnia (gli albini in Africa), qualunque elemento consenta di aggregarsi intorno ad un “noi” determina un “altro da noi”, un antagonista che, quando necessario, sarà facile divenire un nemico.
E allora RICORDARE.
Ricordare gli infiniti momenti di disattenzione, di sottovalutazione dei segnali, di mancanza di spessore nella nostra voce affinché si richiami l’attenzione là dove è necessario.
E l’arte, e la poesia, e la musica. Come elementi di sostegno a quell’energia necessaria a non abbassare la guardia. La Musica come ritmo che accompagna la nostra volontà di fare argine a derive inizialmente solo sciocche ma pronte sempre, purtroppo, ad assumere connotati impensati.
Una musica che accompagna la determinazione a far sì che semplificazioni scolastiche lascino il posto a riflessioni mature, una musica che promuova e sostenga una formazione continua alla collaborazione tra necessità diverse ma sempre individualmente indispensabili. Così come le tensioni armoniche, in ogni composizione, si alternano per dare vita alla musica stessa.
Una musica “straniera” non appartenente a nessuna comunità. Essa, come tutte le arti, è eterea, intangibile, lontana dal dolore della carne. Essa trascende quella catena in fondo alla quale si erge il Lager e proprio per questo in grado di dar voce all’Uomo in Rivolta presente in ciascun testimone della storia che si ripete.
Questo progetto si propone, attraverso il linguaggio dell’Arte, di dare voce alla testimonianza di Primo Levi, in un difficile momento storico in cui le parole di questo grande scrittore e poeta si rivelano straordinariamente attuali.
Il progetto è nato da un’idea del Prof. Adam Baruch di Israele ed il chitarrista e compositore Italiano Francesco Bruno, che ha chiamato a collaborare per la realizzazione della parte video dello spettacolo il Prof. Iginio De Luca ed il video maker Giovanni Bruno. Lo spettacolo è una rappresentazione live multimediale in omaggio e nel ricordo del grande scrittore e poeta Primo Levi. La lettura delle poesie scelte dall’opera dello scrittore, sono affidate alla attrice Silvia Lorenzo e portate sulla scena insieme alle composizioni musicali live del Francesco Bruno ensemble con la partecipazione del batterista Valerio Vantaggio ed il contrabbassista Andrea Colella
Nell’ambito della rappresentazione live, all’alternarsi di poesia e musica, si susseguono le creazioni video art del prof. Iginio De Luca, docente presso l’ Accademia delle Belle Arti di Frosinone, che ha coinvolto in questo progetto un gruppo di giovani studenti del corso di installazioni multimediali e del regista Giovanni Bruno, docente presso la Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi” di Roma.
Il coordinamento del progetto è a cura di Donatella Salta, presidente della Hangar, associazione culturale attiva già da molti anni in Italia e all’estero con progetti multimediali di rilievo, quali “Le parole Altre.Il lungo viaggio di Tiziano Terzani”, opera pubblicata dal gruppo L’Espresso –la Repubblica e venduta in più di 30.000 copie.